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Carrie: LA RECLUSIONE

Ciao ragazzi, il mio silenzio non è stato dettato da pigrizia o chissà quali avventure, a volte il passato riaffiora e riporta alla mente momenti o situazioni che pensavamo fossero definitivamente concluse e che non vorremmo ricordare.
Nel mio caso più che riportare alla mente dovrei dire al sedere, ma non pensate subito male!
Credo sia necessario un flash back per spiegare cosa sia successo.
Un paio di anni fa scrissi un post in cui dicevo che nella mia vita c’erano stati due momenti bui: l’anoressia era il primo di questo, ora tocca al secondo in quanto causa di tutto ciò che sto passando in questi giorni.
Quando fui lasciato dal mio secondo ragazzo che abitava nello stesso comune di montagna dove abitavo io lavoravo come portiere in un hotel e nei fine settimana ero di turno dalle 20:00 fino alle 8:00, un vero massacro.
Una domenica sera in tutto l’hotel c’ero solo io e due clienti, due signori tedeschi.
Mi stavo preparando per iniziare l’iter della chiusura contabile di mezzanotte quando i due clienti scendono alla reception e ordinano da bere, offrendo un bicchiere anche a me.
Non sarebbe stato un problema vista la mia resistenza all’alcol, se non fosse che insistevano per farmi bere della grappa, liquore che non reggo, mi ubriaco già solo con l’odore.
Credendo di riuscire a resistere a quel dito di grappa nel bicchiere mi feci coraggio e lo mandai giù in un solo sorso.
In pochi minuti fece effetto.
Ma in quel periodo stavo malissimo per la recente rottura e finii per sfogarmi con loro delle mie recenti disavventure.
Inutile raccontarvi molto altro, vi dico solo che ad un certo punto della serata uno dei due clienti tornò in camera, l’altro ebbe così via libera per riempirmi di botte ed approfittare della mia incapacità di reagire.
Non voglio tediarvi o rattristarvi con quanto successo quella sera o con tutto quello che ne è venuto nei giorni successivi, è una cosa che col tempo ho già metabolizzato, ma qualche mese dopo, proprio a causa di quella sera e di una violenta irritazione che ne era conseguita, s’infiammò una ciste nel sedere che provocà una fistola.
Ovviamente mi dovetti sottoporre ad un intervento per sistemare il tutto, come si suol dire “oltre al danno anche la beffa”.
Ma si sa, possiamo fare tutti i programmi che vogliamo, tanto il destino si diverte sadicamente a sconvolgerli periodicamente.
Infatti, appena rientrato dalle vacanze, ho scoperto che la ciste si è riformata e non solo, si è pure infiammata.
Tutto da capo, per l’ennesima volta.
Così fra visite, dottori, ospedali e medicazioni, sono già più di due settimane che sono relegato su di un letto sdraiato su un fianco o a pancia in giù a casa dei miei, litigando con mia madre almeno un paio di volte al giorno, come da consuetudine.
Questa reclusione forzata mi ha permesso di passare molto tempo online e conoscere alcune nuove persone.
In primis un ragazzo con cui mi trovo molto bene a dialogare, almeno ho trovato qualcuno che ha reso le mie giornate molto meno monotone di come mi aspettavo.
Ma si sa, il karma bilancia sempre le cose e per ogni bella conoscenza c’è sempre uno psicopatico nascosto dietro l’angolo.
Fra questi uno in particolare mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta.
Come da consuetudine userò uno pseudonimo, ma l’unico che mi viene in mente è “L’imbecille”.
Da tempo avevo ricevuto un “Mi piaci” tramite una delle varie app per conoscere altri ragazzi, così insistendo nel tempo sono riuscito a scoprire chi fosse stato.
Apro il profilo e vedo foto di un ragazzo molto carino ma anche molto giovane, nel profilo era indicato 19 anni.
Così inizio la chattata.
Io: “Ciao”.
Lui: “Ciao”.
Io: “Piacere io sono Davide”:
Lui: “Io “L’imbecille””.
Io: “Davvero un gran bel ragazzo”:
Lui: “Quanti anni hai?”.
Io: “Sono un po’ più cresciutello di te, ne ho 38”.
Lui: “E cosa vuoi da me? Io ho 16 anni e tu 38, potrei denunciarti”
16 anni?!? O ci vedo male io o li porti davvero male se somigli già ad un ventenne abbondante.
Io: “Solo perché ho scritto che sei un bel ragazzo, non ti sembra un po’ esagerato? E poi non sono qui a cercare sesso, stavamo solo facendo due chiacchiere. E poi sei tu che hai scritto nel profilo di avere 19 anni”.
Lui: “Che differenza fa fra 16 e 19?? Io non sono gay, potrei denunciarti lo stesso. Comunque addio”.
Ovviamente non valeva nemmeno la pena stare a perdere altro tempo con un soggetto simile, però una domanda nasce spontanea: se non sei gay, perché mettere “mi piaci” nel profilo di una persona del tuo stesso sesso?
Come vedete non esiste pseudonimo migliore de “L’imbecille”.
Ormai anche solo chiacchierare su internet comporta la possibilità di incontrare dei pazzi psicopatici.
Non ho parole.
Oggi ho avuto l’ultima medicazione e presto spero di riuscire a tornare a casa, anche solo per rivedere Gin e Meredith, poi chissà che non incontri qualcuna delle nuove conoscenze fatte in questi giorni, confesso uno in particolare…
Carrie

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