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STUPISCIMI

Post n. 5 pubblicato il 18 Dicembre 2010

Nei miei primi post vi ho decisamente dato l’idea della persona acida, perennemente insoddisfatta e lagnosa. Beh un pochino acido di tanto in tanto lo sono anch’io, ma certamente non è la connotazione che più mi si addice, in realtà sono ben diverso da tutto questo.
Ho semplicemente voluto farvi vedere solo una piccola parte di me, quella che meno mi contraddistingue ma che nel bene o nel male rientra nel mio io. Ma come farebbe uno spogliarellista che lentamente sfila via un vestito alla volta, così ho deciso di fare io svelandovi una parte di me ad ogni post.
Per farvi conoscere un’altra parte di me, questa volta però ben differente dalle precedenti, ho deciso di affrontare un argomento che sento da un lato molto mio e dall’altro viene spesso minimizzato dagli occhi esterni, soprattutto se si parla di eterosessuali (inclusa mia madre che purtroppo su questo argomento è molto limitata).
Quando parliamo ad un etero di una relazione gay il più della volta viene focalizzata un’idea di un rapporto basato solo ed esclusivamente su un piano fisico, semplice sesso fra due persone che stanno insieme per il loro affiatamento sotto le coperte.
Ma il mondo gay è ben diverso. Certo, ci sono coppie che stanno insieme solo per la loro intesa sessuale, relazioni che però spesso hanno vita breve, ma dopotutto non succede la medesima cosa anche nel mondo etero?
I gay sanno essere davvero molto romantici o creativi.
Proprio stanotte stavo scambiando messaggi con un mio amico su internet in merito al romanticismo di coppia. Lui sostiene che appena si sveglia il sorriso del suo ragazzo è ciò che renderà la giornata stupenda. Io invece l’avevo corretto dicendogli che, appena sveglio, il sorriso del mio ragazzo è ciò che renderà la giornata la più bella della mia vita! Ma entrambi non abbiamo considerato un piccolo problema alla base del discorso: ma se siamo single chi è che ci dovrebbe sorridere?!? Siamo arrivati alla conclusione che ci sono due sole possibili soluzioni in merito: o citroviamo un fidanzato tutti e due, oppure cominceremo a dormire insieme lui ed io e ci sorrideremo a vicenda al mattino!
Personalmente posso dire con certezza di essere un ragazzo molto romantico, a volte forse fin troppo, ma è bellissimo riuscire a sorprendere la persona che ami con un gesto, una frase o chissà cos’altro.
Nella mia testolina malata ho già in mente due situazioni molto particolari e studiate nei minimi dettagli per il giorno in cui incontrerò la persona tanto speciale che da tempo aspetto e se per caso tu che stai leggendo pensassi anche solo minimamente di candidarti a tale carica fammi un piacere: smetti di leggere o ti rovinerai la sorpresa da solo!
Le due situazioni sono: l’anniversario e la proposta di matrimonio. D’accordo, in Italia non si può fare, ma nulla ci vieta di sposarci all’estero così avremo anche la scusa per farci una bella vacanza!
Per il nostro anniversario riempirei la casa di pacchetti regalo ovunque ed in ognuno di essi ci sarebbe un qualcosa di noi e della nostra storia: un oggetto, una frase, una foto, una canzone e qualsiasi altra cosa che si possa ricollegare alla noi due.
Ma la proposta di matrimonio dovrebbe essere qualcosa di meraviglioso da lasciarlo a bocca aperta.
Casa completamente illuminata da sole candele nere, tavola imbandita con un centro tavola in vetro trasparente con decorazioni nere pieno di acqua, ghiaccio e qualche candela a fiore che galleggia. Una cena preparata nel pomeriggio con dei piatti speciali, alcuni creati da me per l’occasione, altri presi da ricette molto particolari. Musica di sottofondo, una buona bottiglia di champagne,… A questo punto vi starete sicuramente dicendo: “Ma l’originalità dove sta? Sembra tutto così banale e scontato!” e in parte potrei darvi anche ragione.
Il problema è che la dichiarazione potrà avvenire solo ed esclusivamente una volta che il ghiaccio del centrotavola si sarà completamente sciolto o quasi (credo proprio che dovrà fare qualche prova prima per potermi organizzare con i tempi!) perché l’anello con cui gli chiederò di diventare mio marito sarà proprio nascosto sotto il ghiaccio e se ne dovrà accorgere solo alla fine della cena.
Beh certamente riuscirei a stupirlo, ma chissà che alla fine non sia lui a stupire me anticipando le mie mosse e chiedendomelo lui. Come minimo pretendo un qualcosa di altrettanto particolare!
Nel frattempo che si scopra chi dovrà essere quello stupito forse è il caso di tornare con i piedi nel mondo reale e pensare un po’ a chi potrebbe essere il mio Mr Big. Fino ad allora restano solo piani irrealizzabili!
Adesso spero abbiate un’idea un po’ + clemente di me, o per lo meno che abbiate capito che nelle mie vene scorre sangue e non yogurt inacidito!
Al prossimo post e un abbraccio.
Christ

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