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Carrie: 413

Che voglia dire qualcosa alzarsi la mattina, fiondarsi giù dal letto e correre fino al computer per vedere se una persona ci ha mandato un messaggio?
Scene analoghe si ripetono anche durante ogni giornata con una certa frequenza: in casa, al lavoro, in autobus,…, in perenne frenesia in cerca di un suo segnale per poi lanciarsi nel rispondere il più velocemente possibile nelle speranza che lo legga e che risponda.
Ok, mi sto rimbambendo, eppure non riesco a farne a meno.
Di questa persona avete già letto in passato, se ben ricordo in uno dei primi post.
Non posso rivelare nulla di lui perché di tanto in tanto viene a leggere i post e come vi dicevo tempo fa: a me piace giocare ad armi pari.
Una cotta virtuale? Possibile, non escludo mai nulla a priori, specie quando instauri un dialogo con una persona per oltre un anno, più precisamente 413 giorni.
In più ciò che scrive nei suoi messaggi è un piacevole tormento: frasi dolcissime, timidi approcci con immediato cambio di discorso e così via.
Mi sembra di rivivere la classica cotta adolescenziale 20 anni dopo, con la lucidità ed il senno di poi che la mia persona ha acquisito negli anni, ma la stessa timidezza, goffaggine e follia di quand’ero piccolo.
È stato un lento percorso che ha portato, almeno dal canto mio, il più inatteso degli sviluppi.
Non so se gioirne o preoccuparmi, dopotutto molti fattori ci possono essere contrari e non posso dire quanto di ciò che mi ha scritto sia reale e quanto solo un gioco.
Ho voglia di mettermi alla prova questa volta, di lasciarmi andare a qualsiasi sviluppo possa esserci, guardando sempre in chiave positiva la situazione.
Ogni giorno perdo non so quanto tempo a guardare le foto nel suo profilo e quelle che segretamente mi sono salvato nel computer, ogni giorno provo ad immaginarmi le emozioni che i suoi occhi mi potrebbero trasmettere se fosse davanti a me in quel momento,…
Lui sarebbe certamente il Mr. Big perfetto.


Carrie

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1 commento

  1. Anonimo dice:

    Che bello mi fai sognare a volte 🙂

    Stefan esteban salvadores

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