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Carrie: UNA CENERENTOLA DEL TERZO MILLENNIO

Chissà come sarebbe una Cenerentola catapultata nel 2011.

Invece che la sguattera sarebbe una precaria, niente matrigna, ormai sono passate di moda, più facile in affidamento alternato ai genitori divorziati, zucca e topolini ormai andati in pensione e rimpiazzati da una minicar mentre la scarpetta di vetro sarebbe come minimo firmata Manolo Blanik.
Ma per certo sarebbe ancora l’irriducibile sognatrice, in cerca di quell’amore fatale che consuma ogni tuo pensiero e fa vibrare ogni singola cellula del tuo corpo.
Io credo proprio di appartenere a questo genere di Cenerentole, non che ci sia niente di male, se non il dover mettere in preventivo che oggi giorno le fate turchine sono state sterminate. Pertanto se l’originale si mette nei guai con la matrigna per essere andata al gran ballo, io sono stato convinto da Miranda ad andare in una dark room infrangendo i miei buoni propositi di non entrarci mai.
In fin dei conti era un gesto dovuto: come posso parlare (o sparlare, dipende dai punti di vista) di un certo genere di locali senza mai averci messo piede?
E così ho accettato di andarci, non senza una buona dose di timore.
Fintanto che mi sono limitato alla sala da ballo o alla sala fumatori sembrava una comunissima discoteca, anche se molto più spoglia delle altre (arredamento minimalista o inutile?), ma quando Miranda mi ha preso per mano e portato nella dark mi è partito un senso d’angoscia.
Non sono riuscito a fare 3 metri che mi sono ritrovato con una mano altrui infilata nei pantaloni.
A quel punto la mia reazione è stata una soltanto: guardare Miranda e dire “Ti prego portami fuori! Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego!”.
Ovviamente il tour era solo all’inizio, ci sono voluti svariati minuti per tornare in pista da ballo, o forse la mia cognizione del tempo era completamente alterata da quell’invasione della mia “sala giochi”.
Per il resto della serata ho continuato la mia spola fra pista da ballo e sala fumatori in compagnia di vecchi e nuovi amici.
La serata alla fine è stata abbastanza fruttuosa: 15 numeri di telefono e 3 nuovi contatti su FB.
Dopo siamo andati ad accompagnare a casa due amici e una piccola incursione in un forno per placare la mia sete.
Lì, con la scusa del non trovare l’accendino, ci siamo messi a chiacchierare con due ragazzi, uno dei quali davvero molto carino.
Io ero talmente stanco che non mi sono nemmeno reso conto subito che questi ci stesse provando con me e Miranda.
Mi ci sono voluti non meno di 60 secondi, ma ormai ci aveva fatto accendere le sigarette e si stava già avvicinando alla macchina.
Così Miranda mi ha riaccompagnato a casa, ma la mia avventura non era terminata, nonostante iniziasse ad albeggiare. Una doccia veloce, cambio d’abito e via in autobus in direzione centro per sistemare una cosa al lavoro.
Sono riuscito a toccare letto solo alle 8:34 del mattino, completamente esausto.


Carrie

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