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Carrie: LUNA STORTA

Non so, stasera non è la mia serata.
Miranda è riuscito a convincermi ad uscire nonostante il mio quasi post influenza, il locale è gremito di gente,…
Eppure le note del dj mi sembrano tutte stonate, i ragazzi mi sembrano tutti fatti con il medesimo stampino in serie, stile catena di montaggio, i drink quasi privi di sapore.
Eh si, c’è solo un’ipotesi valida che spieghi tutto questo: sono in pieno ciclo mestruale.
Miranda è qui che, da brava first lady, intrattiene metà del locale, eccolo che si lancia su un gruppo di ragazzi e mi trascina nel vortice.
Non è decisamente serata.
Il ragazzo che mi interessava sfarfalla da un tipo all’altro, io continuo a vagare come un’anima senza pena.
Proprio vero: quando impari a divertirti in discoteca lavorando, tornarci da cliente è distruttivo.
Mi mancano le serate al Dok, i ragazzi dell’animazione, Nik, Etty e tutti gli altri.
Al contrario sono qui a guardare la gente qui presente senza provare alcuno stimolo.
Che stia diventando etero?!?
Perché ci ritroviamo in un gruppo ristretto e siamo protagonisti assoluti e quando siamo nella bolgia ci ritiriamo nell’angolino cercando di diventare invisibili?
Se siamo noi gli artefici del nostro destino, perché talvolta siamo così sadici?
Eccomi di nuovo, finalmente il ragazzo dei miei desideri si è “accorto” che esisto.
Una ruota di scorta, ecco come mi sento.
Quanto odio i post on-air, tirano fuori i miei lati vulnerabili.
È davvero così difficile riuscire a diventare protagonisti del cuore altrui?
Io non ho mai creduto che un bacio fosse lo sfogo di un momento, eppure più passa il tempo più mi convinco che per la maggior parte sia proprio così.
O MIO DIO!
Ho di fronte una scena sadomaso: Miranda che si diletta nello schiaffeggiare il sedere del primo ragazzo che passa ed io nelle fauci di un ubriacone che quando parla sembra un ibrido fra la Cortellesi che imita la Santanché e Aldo Busi.
Vi prego, uccidetemi!
Non posso sopportare oltre!
VOGLIO ANDARE A CASA!!!
Ho dato il peggio di me stasera, ne avrei da dire a lungo, magari lo farò domani.
Ok, è stata la serata più confusionaria della mia vita e, col senno di poi, avrei tanto voluto restarmene a casa.

C’è stato un momento in cui aveva preso una piega differente, ma si è limitata ad una semplice fase di divertimento in una bolgia di caos.
Ma cosa posso fare adesso?
Nulla, solo sperare che a Miranda venga sonno e si decida a portarmi a casa.

Carrie

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0 commenti

  1. Si si, è proprio ciclo, ma tranquilli, un paio di giorni e sarò di nuovo allegro e spensierato come al solito! ^.^

    Un bacio a tutti.

    Carrie

  2. Anonimo dice:

    è gia succede spesso anche a me di sentirmi cosi… come un pesce fuor d acqua davanti a tutto cio, io credo che sia perchè quello che vediamo non corrisponde esattamente a quello che vorremo, dal altronde il caos regna sovrano! e trovare qualcosa di diverso e a catena di montaggio è assai difficile… dany

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