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Carrie: “TELERELAZIONE” O “RELAZIONE PART-TIME”?

Chi scrive cerca sempre di usare frasi semplici, esprimendo il concetto con il minor numero di parole possibili, se non addirittura utilizzandone una sola quando questo è fattibile.
È un discorso che vorrei tanto affrontare col Manzoni e la sua capacità di esprimere un semplicissimo concetto parlandone per non meno di un capitolo dei “Promessi sposi”.
Talvolta non è però possibile esprimersi in modo conciso perché la lingua italiana difetta di un vocabolario completo al 100% e qui interviene lo scrittore con la sua capacità di creare un termine appropriato.
Io mi sono superato creandone addirittura due, semplicemente basandomi sulle mie esperienze di vita.
Telerelazione: è la capacità d’instaurare una relazione con qualcuno ad una notevole distanza.
Relazione part-time: è quel rapporto che, anche in presenza di una distanza limitata, si basa su incontri occasionali.
Nel mio piccolo sono riuscito a passare dalla prima categoria alla seconda, per lo meno negli intenti.
Un anno fa ero alle prese con Greg, un bellissimo ragazzo americano residente nello stato dell’Alaska.
Mi ci vedete, io che amo il caldo torrido, in un paese in cui d’estate la massima sfiora i 15 gradi e d’inverno la minima crolla a -26 gradi?
Dopo di lui Yuri, un ragazzo moscovita (ma il clima non si discosta di molto), poi un ragazzo polacco, seguito dall’infatuazione per un napoletano e così via.
Una vita fatta da una relazione con i bagagli in mano, sempre pronti per la prima occasione di mettersi in viaggio ed andare da lui.
Finalmente K. ha posto fine a questo mio girovagare emozionale per il mondo, ma l’evoluzione che ne è conseguita…
Da un lato, avendo la persona a cui tieni lontana svariate centinaia, se non migliaia, di chilometri, la situazione presuppone che vedersi sia difficile e saltuario.
Ma che dire quando questa persona abita si e no a 10 km da te eppure riesci a vederlo solo ogni 7-10 giorni?
Se poi ci mettiamo anche tutti gli altri problemi già citati in precedenza, la situazione diventa quasi drammatica.
Ma com’è possibile ch’io sia condannato a relazioni sempre complicate e, ancora più importante, chi cavolo componeva la giuria che ha emesso questa sentenza?
Una domanda la cui risposta non credo di mi verrà mai data, per ora alzo la testa e vado avanti.

Stiamo a vedere gli sviluppi futuri, un passo alla volta, specialmente se ci saranno sviluppi sul discorso del post precedente.
Miranda… ma dove sei?!?!?!?!?!?!?


Carrie

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0 commenti

  1. Anonimo dice:

    …..cara carrie, ho provato a chiarmati ma non mi rispondi… per me è un periodo duro…. ma il tempo di fare 4 chiacchere lo trovo, sempre se sono in Italia….
    fatti viva,
    Tua,
    Miranda

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