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Carrie: IL CINICO ROMANTICO


Mi sento in dovere di fare chiarezza a tutti coloro che leggono il blog e, a quanto pare, anche ad alcune persone che mi conoscono (o almeno credevo mi conoscessero): non sono un fanatico estremista dell’amore, sarei molto più simile ad una Charlotte se così fosse.
No, sono un cinico romantico, un razionalista sentimentale, un… E che cavolo ne so di come altrimenti potrei definirmi, sono una Carrie.
Non che voglia sminuire la figura di qualcuno al mio fianco, ma sono una persona realista che ha capito che, per stare bene in due, bisogna per prima cosa stare bene da soli con se stessi.
Per me trovare l’amore è importante, un obbiettivo primario, ma questo non vuol dire ipotecare il mio futuro per il primo imbecille che passa per la strada, al contrario, diventa ancor più importante per me conoscere la persona e capire se può essere il mio Mr. Big o meno.
Un esempio che si sposa a pennello con quanto ho appena detto è proprio K: ci siamo frequentati, aveva la possibilità di farmi stare bene, ma non c’è riuscito.
Partita finita.
Io sto bene con me stesso: ho degli amici che mi vogliono bene e che io adoro, persone che si sono fatte in quattro per me, alle quali sarò legato indissolubilmente per il resto dei miei giorni.
Certo non posso paragonare il sentimento che si nutre per un amico rispetto a quello per la persona che ami, ma l’affetto di tutti gli amici è certamente superiore.
Un amico è per sempre, o per lo meno dovrebbe esserlo, un amore talvolta ha una data di scadenza (e spesso la data non si riesce a leggere).
Non sto dicendo che non voglio un fidanzato avendo già tanti amici, al contrario: gli amici mi fanno stare benissimo, ma vorrei raggiungere l’apice, il nirvana emozionale, trovando Mr. Big.
È forse sbagliato ambire a qualcosa di più?
Spero tanto di no perché sarei un reo confesso.
Non mi hanno insegnato ad accontentarmi, ma nel cercare il continuo miglioramento, specie personale, il prefiggermi nuovi obbiettivi dopo aver raggiunto quelli precedenti.
Forse così posso sembrare una persona priva di umanità, cosa assolutamente falsa: quando mi sono reso conto che K non era la persona adatta a me, non sono stato così freddo e spietato da liquidarlo all’istante, al contrario, mi sono torturato per diversi giorni per trovare il modo di dirglielo senza ferirlo, nello star male io non volevo far state male lui.
Incolpatemi di tutto ma non provate a dire ch’io sia un egoista.
C’è un’abissale differenza fra chi cerca disperatamente l’amore e chi lo fa con cognizione di causa, sapendo anche che potrebbe non arrivare mai.
Forse la persona giusta per me l’ho già incontrata in passato ma non ho avuto la forza di tenerla stretta a me (sperando non fosse Mr. Micro), oppure le nostre strade non si sono ancora incrociate o, infine, è già qui, al mio fianco ed io non mi sono ancora accorto di lui.
Ciò che importa è l’essere felice a prescindere da chi hai accanto, raggiungere il proprio equilibrio, di modo che ogni realizzazione in più, compreso in ambito sentimentale, non farà che accrescere ciò che già provi.
Secondo voi Cenerentola, recandosi al ballo, aveva già un piano per circuire il principe, oppure c’è andata con l’intenzione di partecipare all’evento per stare bene con se stessa (e finendo poi con il raggiungere l’estasi dello stare bene, non ci sono molti principi in giro).
Cari amici, non sono un maniaco schizofrenico fissato con l’idea di trovare Mr. Big, sono solo un ragazzo che cerca di completare il puzzle della sua vita in cui manca un solo tassello, mentre nella scatola ci sono altri 700 milioni di pezzi, piano piano e con costanza salterà fuori.
La cosa potrebbe trovare una soluzione molto semplice ed immediata: quante volte mi sono sentito ripetere “Ho un amico che ti voglio far conoscere”, frase che subdolamente sta per “te lo presento perché, secondo me, potrebbe essere il tuo tipo”, oppure “Ti devo assolutamente presentare un mio amico gay: è bellissimo, ha x anni, secondo me sareste perfetti,…”, peggio ancora.
Ma perché promettermi di presentarmi qualcuno, quando la cosa non avverrà mai?
È risaputo che si tratta semplicemente di una classica frase di circostanza.
È una tortura feroce.
Da questo la mia conclusione: passare in rassegna tutti gli amici ed esigere il mantenimento della promessa, incontrare questo “invisibile esercito” di gay, tutti potenzialmente adatti a me.
Si, una specie di esattore che, invece dei danari, chiede un fidanzato.
Magari istituendo una penale di 100 euro all’amico se non mi presenta nessuno o se la persona si rivela non affine alle mie aspettative.
Credo diventerei ricco nel giro di un anno.
Per ora mi limiterò a proseguire per la mia strada, se poi qualcuno si deciderà a presentarmi qualcuno non mi tirerò di certo indietro, ma per il momento farò affidamento solo su me stesso.

Carrie

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