Senza categoria

Carrie: SERIAL DREAMER

Il bello di una convivenza è la possibilità in qualsiasi momento di condividere qualcosa con l’altra persona, il lato negativo è la riduzione del proprio spazio e la ristrettezza alle proprie abitudini.
Poco importa dei lati negativi, la convivenza con Aidan per il momento è fantastica.
Il requisito fondamentale è l’andare d’accordo e, sotto questo punto di vista, la nostra è una relazione perfetta: ci sosteniamo a vicenda.
Mentre lei ha bisogno di una spalla sui cui riversare dubbi ed insicurezze affrontando così il suo recente ritorno allo stato di single, io ho altrettanto bisogno di una figura energica, vitale e capace di scuotermi dal mio torpore e la mia singletudine.
Stasera non c’e, è andata da “Carrie…tieni giù le zampe”, l’ennesima serata di fuoco, almeno così le auguro.
In effetti stiamo vivendo una sorta di simbiosi, sia tra noi che a livello sociale: oltre ad una convivenza perfetta (tranne per l’avere un solo mazzo di chiavi), entrambi stiamo frequentando (nel mio caso sentendo) dei ragazzi più piccoli di noi.
“Carrie…non si tocca!” Ha infatti 19 anni, mentre “o’ guagliuncello” ne ha 25.
Non sono vittima della sindrome del ventenne, patologia per la quale molti gay dai trent’anni in su non fanno altro che puntare ragazzi sui 20-25 anni, la mia conoscenza è stata casuale, oltretutto è stato lui a contattarmi per primo.
Quello che importa è la persona che abbiamo di fronte, la sua maturità, il suo essere interiore.
Se poi è anche terribilmente carino come il ragazzo in questione, il tutto diventa un incentivo, ma mai una componente fondamentale.
Il week end al lago di Garda mi ha insegnato tanto, specie a non lasciarsi trasportare troppo da una mera illusione, ma restare ancorati alla realtà tanto quanto basta a non esserne travolti.
Sognare a volte dovrebbe essere considerato un reato penale.
Sotto questo aspetto invidio molto Aidan perché sono questioni che, almeno in apparenza, non si pone.
Lei vive la sua vita alla giornata prendendo quanto le capita, non fa progetti a lungo termine, o meglio, ne fa ma solo per pianificare chissà quale uscita folle, non si pone la questione single o fidanzata e così via.
Che belli i vent’anni in cui tutto è incerto ed affronti la vita con semplicità e spensieratezza.
Ma siamo poi davvero sicuri che essere degli sbarbatelli sia poi migliore che una maggiore saggezza acquisita dal proprio io trentenne?
Non voglio vivere questa conoscenza con troppa superficialità, questo ragazzo mi piace e pure molto, non ho intenzione di lasciarmi scappare l’opportunità d’incontrare un potenziale Mr. Big, ma al tempo stesso non posso e non voglio concedermi false speranze.
Ma chi sto prendendo in giro? Tanto lo so che sono buoni propositi valevoli per quanto? 10 giorni?!? Poi alla fine, se non dovesse funzionare, finirò per rimanerci male, come ogni volta, per poi rimettermi in piedi verso la conoscenza successiva.
La mia è una reiterazione del reato di sognatore, sono un serial dreamer.
Arrestatemi!

Carrie

Potrebbe piacerti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.