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Carrie: NON CAPISCO…

Credevo che la rottura col guagliuncello non avrebbe avuto una grande influenza su di me, eppure persiste una sensazione di vuoto interiore che mi tortura.
Non c’erano altre possibilità, è vero, nonostante questo è stata una decisione che mi fa soffrire.
So bene che ci stavamo ancora conoscendo, che non posso far appello a nessuna pretesa nei suoi confronti, ma non posso certamente venire ignorato da colui che ho fisso nei miei pensieri, la persona su cui ho riposto delle aspettative che potrebbero tradursi in amicizia o in relazione.
Sia da amico che da fidanzato, il suo è stato un atteggiamento irrispettoso ed in ambo i casi avrei finito col prosciugare di nuovo le mie energie verso una persona non altrettanto interessata a me.
Si è chiuso un nuovo capitolo, forse.
Non posso dirlo con certezza perché non ho più avuto modo di parlargli.
So che ha chiamato il giorno dopo ed ha parlato con Aidan, un minimo ha dimostrato di tenerci, ma il tutto è svanito nell’arco di 36 ore, il classico solito capitolo del suo essere interiore, non essendosi più fatto vivo.
Chi rompe paga ed i cocci sono i suoi, dice un famoso detto, ma di essere sempre io a pagare il conto sto cominciando a stufarmi.
Esistono ancora persone seriamente interessate a conoscere qualcuno, o è la solita favoletta che continuiamo a ripeterci fino a confondere realtà e speranze?
Ormai mancava poco alla sua venuta a Bologna, sinceramente non so come potrei reagire all’idea di ritrovarmelo davanti alla porta lunedì: da un lato mi verrebbe voglia di prenderlo a pugni, ma il mio essere buddista ha sempre la meglio in questi casi, al tempo stesso ho paura che finirei per saltargli al collo dalla felicità.
Che confusione interiore.
Basta, starmene qui e riflettere, fare congetture e rimuginare sul fallimento e le sue cause non mi porterà da nessuna parte.
Certo, una parte di me spera fortemente che domani mi arrivi una sua chiamata o che lunedì suoni il mio campanello, ma credo ormai che sarà impossibile che ciò accada, da come lui sta reagendo parrebbe tornato a percorrere il suo cammino.
La miglior terapia?
Tornare a conoscere nuove persone è per certo la miglior soluzione, potrei anche tornare al mio libertinismo sessuale, ma per l’immediato credo che la miglior scelta sia quella di starmene un po’ per i fatti miei, riequilibrarmi e un domani, quando sarò pronto, rimettermi in gioco.

Carrie

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