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Carrie: STAVOLTA IO NON NE HO COLPA

Questa volta sono innocente, lo giuro!
Questa sera stavo giocando a carte in compagnia di Aidan ed ho ricevuto un messaggio in un sito di profili online.
A quanto pare gli sono piaciuto e mi ha ammiccato.
È bastato poco perché il dialogo avesse inizio, scoprendo un ragazzo spigliato, allegro ed alla mano.
Mi ha perfino invitato ad andare a trovarlo appena la febbre sarà passata, proposta che ho accettato di buon grado.
Nel suo profilo ha pubblicato il suo numero per eventuale contatto su whatsapp e mi chiede di aggiungerlo così da restare in contatto.
Prendo un pezzo di carta, trascrivo il numero, lo controllo per sicurezza, lo aggiungo alla rubrica e gli mando un messaggio: “Ciao, sono Davide. Come promesso ecco il mio messaggio”.
Nulla di che, un semplice messaggio, forse addirittura banale.
Ma qui scatta il problema: la sua risposta: “Ciao sei Davide mio cugino”.
Che razza di risposta è?
Allora gli scrivo di nuovo: “No, il numero sul tuo profilo online… Abbiamo appena chattato”.
“Mi sa che sei sbagliato”
“Sai”
“Ti sei sbagliato”
“Non sono gay”
Tralasciando la sua appartenenza alla comunità dei messaggiatori seriali (una frase per ogni singolo messaggio), torno subito a ricontrollare il numero memorizzato con quello annotato sul pezzo di carta: è corretto.
Torno sul suo profilo e rileggo il numero: sempre lo stesso.
Qualcosa non torna, probabilmente avrà trascritto male il suo numero nel compilare il profilo, almeno così avevo pensato.
Non mi resta che scrivergli di nuovo e chiedergli scusa: “Ti chiedo scusa e segnalo subito alla persona in questione il problema! Scusami ancora!!!!!!!!!!!”.
In un secondo la sua risposta: “No tranquillo”.
Torno sul sito e gli spiego il tutto, all’inizio sostenendo che fosse impossibile, subito dopo dicendo che, probabilmente, il suo telefono è in mano al fratello per giocarci e che avrebbe controllato subito.
È svanito nel nulla.
Fosse stato l’ennesimo personaggio che,  per scherzo o per vendetta, pubblica un numero altrui, ora mi avrebbe già bloccato e invece ho ancora libero accesso al suo profilo ed alle sue foto.
Foto…controlliamo se sul profilo whatsapp ha una sua foto e magari coincide con una di quelle del suo profilo online.
No la foto non è la stessa, ma la persona si, quindi la possibilità che a rispondermi fosse davvero il fratello sta trovando sempre più conferme.
Ma perché sparire?
Stai a vedere che ho provocato una crisi famigliare?
Magari non era dichiarato e adesso sta affrontando un vero plotone di esecuzione composto da mamma, papà, fratello e chissà, magari pure il cane o il gatto.
Qualcuno di voi, più attento ai dettagli, si stata domandando come il fratello abbia capito che fossi gay.
Il mistero posso svelarvelo in poche parole: il mio profilo whatsapp ha come pseudonimo “Carrie Gay and the City” e l’immagine è il relativo logo.
Comunque sia andata, io non ho responsabilità questa volta, se ci tieni tanto alla tua privacy non lasci il cellulare in mano all’ignaro fratello e, di sicuro, non quando il tuo numero è alla mercé di chiunque visiti il tuo profilo.
Non mi resta che aspettare domani e vedere se ci saranno degli sviluppi o meno.
Carrie

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