alcol, Amore, cucciolo, rottura

Carrie: CARRIE 3.0

3 giorni di totale reset possono bastare per chiudere l’ennesimo capitolo caporettiano?
Non credo, ma per certo questo breve intervallo mi ha permesso di accelerare notevolmente alcuni degli step tradizionali.
Il Cucciolo, o Bomber come dir si voglia, ha intrapreso la strada dell’amicizia, percorso ben diverso da quello che avevo imboccato io.
Nulla di grave, semplicemente due diversi modi di relazionarsi che possono perfettamente coesistere…il giorno che riuscirò a guardarlo con occhi diversi (perlomeno riuscire a guardarlo senza provare un’irrefrenabile desiderio di baciarlo).
Per il momento ho optato per un distacco prolungato, un metodo quasi infallibile.
Ognuno di noi ha il suo modo di reagire con annessi tempi specifici ma, come già detto in un post precedente, il tutto è riassumibile in 3 fasi in cui tutti noi, volenti o nolenti, siamo costretti ad attraversare.
Prima frase: il post mazzata, ovvero l’autodistruzione.
Normalmente questa fase implica un periodo relativamente breve, per lo più condizionato dalla nostra capacità di reggere l’alcol e dalla capacità rigenerativa del nostro fegato, sempre che non sia già sotto spirito, come nel mio caso.
Giovedì mattina ho pensato fosse ora, visto il suo improvviso distacco nel farsi vivo, di mettere le carte in tavola.
Il resto della giornata è servito a trangugiare qualsiasi sostanza contenesse almeno il 25% di alcol etilico.
Seconda frase: depresso o incazzato?
Già più duratura della precedente, è caratterizzata da una continua alternanza, al limite del bipolarismo, fra rabbia e depressione.
Si sta metabolizzando la rottura, ma contemporaneamente si cercano le colpe, troppo spesso quelle altrui piuttosto delle proprie.
Venerdì è stata la giornata della fase 2, anche se non sono riuscito a trovare colpe da scaricare su di lui, se non l’aver sottovalutato ciò che gli scrivevo nei messaggi.
Stiamo parlando di un ragazzo giovanissimo, per essere più precisi va detto che la maggiore età arriverà solamente fra 9 mesi e mezzo, pertanto non posso avanzare pretese su una defezione nel comprendere ciò che gli dicevo.
Terza fase: distrarsi in ogni modo.
E’ una continua ricerca di luoghi, persone e situazioni capaci di distogliere l’attenzione da lui, è la fase della rassegnazione, normalmente la più lunga ed impegnativa.
Nel mio caso la fortuna ha voluto coincidesse con un viaggio all’Expo di Milano, infatti vi sto scrivendo proprio durante il viaggio di ritorno.
La mia attenzione era più incentrata sulla fauna maschile che gli stand, ma il brutto di questo step è la totale apatia che si dimostra davanti ad un bel ragazzo.
Gli occhi guardano, il cervello apprezza e la “sala giochi” è ancora chiusa per lutto.
Molti ragazzi gay riescono, diversamente da me, ad abbinare alle prime due fasi anche un’intensa attività sessuale, ma per noi povere Cenerentole moderne risulta essere un ostacolo insormontabile, ma la terza accomuna la quasi totalità di questa variopinta comunità.
Ho detto “quasi” per il semplice fatto che sono pronto a scommettere su Miranda per infrangere questa regola.
Così eccomi qui, per la millesima volta a raccontarvi di lacrime versate, nonostante abbia battuto ogni record di velocità in questa ripresa, prima o poi vincerò l’oro olimpico.
Sean aveva cercato di mettermi in guardia, molti altri erano caduti vittime della mia stessa illusione, infatti non ero l’unico a notare certi atteggiamenti, peccato che nella realtà non fossero altro che un’esternazione troppo affettuosa di una semplice amicizia.
Domani è il quarto giorno, mi auguro di svegliarmi ed aver superato a tempo di record le 3 fasi descritte qui sopra, ma è giunto il momento di evolversi in qualcosa di diverso.
Ho la necessità di abbandonare scarpette di vetro da perdere per inesistenti scalinate o bare di cristallo dove schiacciare secolari pisolini, Carrie si deve dare una mossa.
Il mio “modus operandi” si è dimostrato fallimentare, urge un’aggiornamento del mio software, una versione 3.0.
Meno illusioni, meno favole, più sesso, più uscite con gli amici ed un’indispensabile aggiornamento di quanto scritto nei miei profili online.
Non so se sarà la mossa vincente, di sicuro sarà una strada differente, un ritorno al periodo antecedente a Mr Micro in cui vivevo con maggiore spensieratezza, con la speranza di evitare incontri con persone ad esso simili.
So di non poter rinnegare in toto qualcosa di così radicato nel mio modo di essere, ma di tanto in tanto fare un passo indietro aiuta ad avere una visuale della vita diversa.
Non penso di riuscire a cambiarmi in una Samantha, che peraltro si sta dimostrando capace di relazioni molto longeve, ma talvolta è un nostro bisogno interiore riuscire a diventare qualcosa di diverso, non necessariamente migliore.
Mr Big, non sto abbandonando l’idea che tu esista da qualche parte, solo che in attesa di una tua venuta mi sono decisamente rotto di fare il bravo ragazzo.
Carrie
Aggiornamento.
La domenica è stata distruttiva, un’uscita al fiume con Mildred ed i folli del giovedì sera comporta un’assunzione smisurata d’alcol ed un mio tentativo di fare bungee jumping senza elastico fra i sassi.
Escoriazioni, lividi e nessuna frattura, è già un inizio o magari solo il conto alla fine della terza fase.
Sto molto meglio, sono di nuovo sereno e con il sorriso fra i lividi.
Carrie

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1 commento

  1. Molte volte trovi le cose che non cerchi…se un sistema non funziona non c'è mai niente di male nel cambiarlo, a patto che tu sia convinto che sia la scelta migliore.

    ti lascio una dotta citazione che fa al caso tuo 😛

    "Ero come una donna bloccata sul cornicione di una casa in fiamme. Ero stata talmente bruciata dalla mia ultima relazione che avevo paura di saltare in quella successiva"

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