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Carrie: CASTELLI DI SABBIA


Quando una storia finisce o un appuntamento non va nella direzione che noi ci eravamo augurati, il dolore che proviamo deriva solo dalla rottura/mancata storia o esiste un qualcosa di esterno a tutto questo che va a gravare la situazione?

Parlandone con una mia amica da poco tornata single, mi sono reso conto che buona parte della sofferenza ce la causiamo da soli.
Probabilmente tutti noi, quando conosciamo una nuova persona, ci basiamo su quelle che sono le poche informazioni del primo appuntamento ed attorno a quelle andiamo a riversare tutta una serie di caratteristiche di come vorremmo che lui fosse.
In base ai nostri desideri ed alle nostre speranze costruiamo un’immagine mista alla realtà che non è assolutamente veritiera e spesso ci ritroviamo, presto o tardi, a dover fare i conti con la persona reale.

Ma è forse così sbagliato avere delle aspettative da qualcuno?
In parte è un comportamento molto pericoloso ma comprensibile.
Ovviamente tutti noi cerchiamo negli altri determinate caratteristiche fisiche (e quelle le si vede al primo appuntamento o tramite foto) e caratteriali.
Quando il lato fisico viene soddisfatto, inizia la conoscenza, o meglio la “verifica” di quante qualità da noi richieste ritroviamo nell’altro.
Ovvio che al primo appuntamento, ad esempio, sarà quasi impossibile scavare così a fondo da conoscere l’altro in ogni suo aspetto, succede per tanto che ci immaginiamo lui abbia determinate caratteristiche in funzione di quello che abbiamo appreso.
Ecco il nostro grave errore, pecchiamo innocentemente di presunzione!

Alla stessa maniera un ragazzo fidanzato con il tempo avrà modo di approfondire la conoscenza scoprendo molti lati del proprio compagno, taluni che aveva immaginato egli possedesse ed altri di cui non ne era a conoscenza.
Ma quand’è che impariamo a conoscere davvero l’altra persona?
A me non sono bastati 7 anni per riuscirci, mi sono reso conto che lui era un castello di sabbia eretto in spiaggia, è bastata un’onda di verità per spazzarne via ogni traccia lasciandone solo qualche traccia.

Devo quindi credere che l’apparire non riguarda solo il lato estetico ma anche quello caratteriale? Probabilmente si, ma ricordiamoci che quel castello di sabbia siamo noi stessi ad averlo costruito.


Carrie

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