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Carrie: DIVENTARE UOMO


Nel mondo etero il ragazzo diventa uomo al compimento dei trent’anni, stranamente per i gay questo non avviene prima dei 45.
Non so dipenda da una più radicata voglia di sentirsi ancora giovani o da un uso improprio del termine “ragazzo”: il gay non ama la parola “uomo”.

Come certa gente è allergica ai cani, altra intollerante al lattosio, i gay hanno condannato all’esilio una parte di parole ed altre sono state rielaborate in termini più giovanili.

Quindi, anche se con un viso più simile ad uno stradario, non dovremo mai dire rughe da vecchiaia ma d’espressione.
Si quelle simpatiche zampe di gallina ai lati degli occhi, anche quando sembra essergli passato l’intero pollaio sulla faccia.

Assolutamente vietato l’uso delle parole calvo (si dice rasato, non si sa bene cos’è che rada visto che non c’è più niente) o stempiato (ma che fronte alta! Arriva quasi dietro!), come pure l’abbinamento di “capelli” con qualcos’altro tipo radi, pochi e i micidiali bianchi. Al loro posto consigliamo di evitare proprio l’argomento per i primi due termini e la sostituzione di bianchi con “sale e pepe”, già la parola brizzolato produce effetti diversi da gay a gay, meglio non rischiare.

Un altro caso a cui prestare la massima attenzione è l’età!
Se vi ritrovate a dover indovinare l’età di un gay c’è solamente una possibilità: all’idea che vi siete fatti di lui sottraete dai 5 ai 10 anni.
Mai e ripeto mai permettersi il lusso di sbagliare l’età in eccesso, nemmeno di una settimana, andreste in contro a momenti molto spiacevoli!

Chiamiamola sindrome da Peter Pan se volete, ma non è solo per un discorso di età che bisogna stare attenti, molti altri sono i fattori cui bisogna prestare attenzione.

Ha messo su qualche chilo di troppo?
Vige la regola del “non notarlo e per nessun motivo farglielo notare”, potrebbe essere la scintilla per un conflitto nucleare!
Oppure un taglio di capelli molto estroso… O forse meglio dire fin troppo estroso, quasi estremo? Tergiversare è l’unica possibilità di sopravvivenza.

E così, mentre cercate di non incappare in nessuna possibile affermazione capace di dare adito alla liberazione degli istinti animali di un gay, che per lo più si limitano a qualche sberleffo ed un paio di borsettate, lui continuerà a crogiolarsi nella sua prolungata giovinezza “da consumarsi preferibilmente entro i 45 anni”.

Carrie

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