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Carrie: AMO LE CRITICHE

Forse su questo risulterò un po’ maligno, ma scrivendo queste pagine fino ad oggi ho voluto essere esattamente così come sono, impegno che cercherò di mantenere fintanto che Gay and the city continuerà ad esistere.

In fin dei conti non avrebbe alcun senso per me mantenerlo se poi dovessi fingermi chi non sono, alterare la realtà o chissà quale altra manipolazione.
Sono una persona sincera, un libro aperto e non posso negare a me stesso la mia persona, nemmeno se dovessi cercare di compiacere qualcuno potrei finire col ferire me e la mia dignità.
Certo non sono così presuntuoso da identificarmi nella perfezione, ma nemmeno tanto falsamente modesto da non saper riconoscere in me stesso una bella persona.
E’ con questa premessa che ci tengo a far presente a qualcuno in particolare che i suoi commenti ai miei post non sono stati cancellati, ma semplicemente copiati in un file per dare la giusta risposta ad una serie di obiezioni che mi ha mosso dopo essersi sentito in difetto.
Amo le critiche, ma quelle basate su fondamenti razionali, non su delle realtà rivedute a proprio piacimento ed a personale beneficio, per cui ecco quanto ho da dire.

Anzitutto, tengo a precisare, mia cara Carrie (uhm..forse dopo una bella passata di aspirapolvere sui fianchi?!), che solo ora ho realizzato che effettivamente sapevo chi tu fossi ancor prima di conoscerti a Gennaio… infatti quando ti ho visto per la prima volta e per tutto il tempo che ci siamo visti anche con Charlotte non mi ero reso conto veramente di chi tu fossi PROPRIO PERCHE NON CI ERAVAMO MAI VISTI NE FREQUENTATI PRIMA ( da notare, quindi, che il mio precedente “rapporto telefonico” con te e il “rapporto reale vissuto” con Charlotte sono totalmente diversi…) …..

Partiamo subito dal presupposto, anche se probabilmente non ne eri a conoscenza, che il tuo esordio con la battuta sull’aspirapolvere potevi decisamente risparmiartela, specie se la rivolgi ad una persona che per 10 anni ha sofferto di anoressia e che è stato molto vicino a lasciarci le penne per questo, ma dopotutto hai appena dimostrato di essere superficiale basandoti solo sull’esteriorità delle persone.
Verissimo che io e Charlotte siamo due persone diverse, ma io non ho mai parlato di un paragone di storie, tutt’al più di tua storia con Charlotte e conoscenza con me.

E’ solamente dopo aver litigato con Charlotte, dopo un’accurata riflessione, che ho realizzato il tutto…ovvero che noi si, effettivamente ci eravamo sentiti per telefono e chat circa una settimana…

Certo, la nostra conoscenza non è stata delle più durature, ma ci terrei a precisare che la durata andrebbe rivista un po’ al rialzo, qui si difettano altre due settimane abbondanti.

Giusto per precisare ancor di più tutte le dinamiche, io poi sono sparito perché purtroppo mi rubarono il cellulare e inoltre i miei genitori, che non erano proprio così open-minded all’epoca, scoprirono che iniziavo a navigare sui networks gay… quindi pensarono bene di sottrarmi il pc e cancellare tutto per un po’ di mesi… che ci vuoi fare, del resto ero ancora 17enne allora…. quindi forse ti sei anche risparmiato una denuncia!!

Ovviamente chi sta a svariate decine di chilometri da te non può certamente immaginare le vicissitudini a cui la vita può averti sottoposto come tu non puoi immaginare cos’abbia vissuto io nella mia vita, tuttavia mi sfuggono però due dettagli di sicuro spessore.
Il primo è che stranamente il cellulare ti fu rubato, ma nella mia speranza un giorno di riavere tue notizie, almeno per accertarmi che tu stessi bene, continuai per svariato tempo a mandare sms a quel numero e di tanto in tanto a farti uno squillo. Che strano… suonava! Se io rubassi un cellulare per prima cosa ci metterei dentro la mia scheda! E nel caso opposto se fossi io la vittima del furto, come anche già successo, mi farei rifare una sim card con il mio numero facendo disattivare quell’altra in mano di chissà chi.
In secondo luogo non sono così stupido da non sapere che un 17enne è un minorenne, ho ancora la vecchia sim del telefonino che usavo per mandarti i messaggi e… che stranezza assurda!
Memorizzo sempre i numeri riportando il nome, un numero indicante l’età e la sigla della provincia. A quanto pare qualcuno ha mentito spudoratamente visto che il numero riportato è 19.
A proposito, con il termine incontro di solito si intendono due persone che fanno conoscenza con lo scopo di vedere se ci può essere affinità. Ma io non ho mai parlato di affinità sessuale o cos’altro, credo si possa benissimo incontrare una persona per amicizia
Per l’appunto ho usato in questo caso il verbo “incontrare”.

Ribadisco che proprio perché non ci eravamo MAI visti e dato che tu mi mandasti una tua foto talmente piccola dove non si vedeva niente, io quando ti ho conosciuto qualche mese fa non ho nemmeno pensato che tu potessi essere “quel” Davide… ne sono veramente dispiaciuto, di tutto questo casino….

Se ben ricordi io ho una specie di fobia nei confronti delle macchine fotografiche, odio essere fotografato e persino ripreso da una telecamera.
Ti avevo detto che avevo solo quella, una sorta di miracolo vista la mia antipatia per certi apparecchi e in ogni caso l’incontro avrebbe poi posto chiarezza.

Ora che però mi sono scusato con te pubblicamente per il mio comportamento avuto in tenera età da teenager (si cambia, sai, nella vita..si matura!) , ci tengo a chiarificare ulteriormente come la relazione avuta con Charlotte sia stata completamente differente rispetto a quella “non avuta” con te… proprio perché la prima l’ho vissuta, mentre con te non mi ero mai nemmeno visto, avendo solamente sentito la tua voce (tra l’altro, per telefono…)

Ti ringrazio per le scuse, almeno ripagano un minimo il lungo periodo in cui ero preoccupato che ti potesse essere successo qualcosa, come vedi un cuore ce l’ho anch’io.
Nemmeno mi passa per la testa di fare un paragone sulla relazione che tu hai avuto e la conoscenza con me, ciò di cui parlavo è stato di un comportamento avuto per primo e poi rinfacciato ad altri, personalmente mi suona un po’ come una nota stonata.

Precisato tutto ciò, dato che la comunità gay bolognese è moooolto piccola e come vedi si viene a sapere sempre tutto, ti auguro una buona continuazione di gossip e di shopping al Mercato per comprare le tue borse di Dior e i cappellini blu di paglia…
Però un avvertimento… prima di gettare merda sulle persone pubblicamente, io ti consiglio vivamente di informarti prima sulla reale dinamica degli avvenimenti coi diretti interessati…
So che scrivere su un blog fa molto SexandtheCity, chic, snob e quant’altro possa piacerti, ma credimi
…risulteresti moooolto moooolto più corretto, come dici di essere.

In fin dei conti è rincuorante sapere che sei venuto a conoscenza del post, perché sinceramente non avevo nulla da nascondere quando decisi di scriverlo. Altrimenti non l’avrei fatto e ad un confronto non mi sottraggo mai.
Molto carina la battuta sul mercato, ma i cappellini blu di paglia proprio non me li ci vedo addosso, non so quando mai tu mi abbia visto con uno di essi.
Io ho parlato della fine della storia per ciò che ho potuto vedere, il che comprende anche sms ed e-mail. Certamente non avremo avuto modo di dialogare direttamente, ma i suoi pensieri su di lui li ho compresi chiaramente. Per cui a correttezza direi di non essere decisamente in difetto.
Avevo Charlotte che non capiva esattamente cosa stesse provando e stava entrando in crisi, una bella soglia alla depressione che determinati messaggi altro non hanno fatto che spingerlo a varcarla. Se lo scopo a cui miravi con tutto ciò era fare chiarezza… direi proprio che hai ottenuto l’effetto contrario.
A me sembrava decisamente di più uno sfogo puro e semplice.
E ti ricordo che ho scritto che, nonostante come fosse andata fra di voi, io ne ero dispiaciuto perché in voi avevo visto una bella coppia.

Inoltre, postato questo commento sarò talmente PREO di tutta questa situazione patetica che potrò anch’io dedicarmi allo “sfondare al lavoro”…. In effetti, seppur ferito sentimentalmente da Charlotte (che solamente dopo 20 giorni avermi conosciuto mi disse “ti amo”….ah Carrie, scrivi un post anche su questo!! ahahaha), per vostro dispiacere sono riuscito con ottimo voti tutti gli esami fatti durante l’ultima sessione di Gennaio… insomma, senza più rancore e con una mia totale indifferenza a partire da domattina, ognuno proseguirà per la propria strada…..chi sognando il principe azzurro su GRINDR, chi lavorando in Hotel con le borsette di Dior comprate al Mercato e messe nel bagagliaio, chi con una Laurea (e poi chissà!) …..

Come ho sempre sostenuto, non c’è rimedio migliore per curare il proprio cuore ferito del lavoro, o comunque dedicandosi intensamente ad una qualche attività.
Per quel che riguarda il discorso del “ti amo” forse è il caso che rileggi il post della rottura, sono stato io stesso a scrivere di avergli detto di andare con calma e non lanciarsi come suo solito.
In più perché dovrei essere dispiaciuto dei tuoi risultati negli studi? Non auguro del male nemmeno a chi veramente se lo meriterebbe, di certo non voglio cominciare con te!
Certo è che la caduta di stile nel dover rinfacciare la laurea… potevi proprio risparmiartela.
Credi che una persona sia migliore di un’altra solo perché può appendere un pezzo di carta alla parete?
Credo che i valori nella vita siano altri, primi fra tutti l’umiltà.
E per concludere con il tuo ultimo commento lasciato nel post:

e la tua spocchia su BRADSHAW…lasciala nel tuo Hotel! almeno io avrò una Laurea…. ;))

Se è per questo “mercato” si scrive con la lettera minuscola, forse questa tanto ostentata laurea non comporta una conoscenza dell’italiano pari ad un ridicolo, patetico, miserabile ed insignificante diploma professionale da agro-tecnico.
E già, a cosa vuoi che possa essere servito studiare 5 anni, venire premiato al Ministero come uno dei migliori studenti d’Italia con annessa borsa di studio? A chi mai verrebbe in mente di restare ignorante, di limitarsi ad un titolo di studio da terzo mondo? Un folle, sicuramente!
Beh, preferisco un miliardo di volte restare un contadino diplomato che uno spocchioso laureato.

Carrie

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