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Carrie: ALEXANDER 3° parte

I giorni successivi alla mia gita milanese furono un continuo di messaggi, telefonate e di nuovo messaggi.
Il fine settimana Alexander l’avrebbe passato in Australia per un servizio fotografico ed io mi stavo preparando all’idea di passarlo in hotel.
Sabato notte, appena iniziato il turno, ero completamente immerso nelle scartoffie quando sento una voce di fronte a me dire: “Ho una prenotazione”.
Alza gli occhi e lo vedo.
“Cosa ci fai qui? Non dovresti essere a Melbourne?” chiesi.
Sapeva che avrei lavorato di notte ed aveva deciso di venire a tenermi compagnia fino alla mattina dopo.
Passammo tutta la sera sul divano a coccolarci, beh ad essere sincero non ci furono solo coccole.
Come poteva un ragazzo così fare una cosa tanto speciale a me, che sinceramente so bene di non arrivare ai suoi stessi livelli.
Esteticamente perfetto, due occhi color verde smeraldo, un carattere travolgente, dolce, gentile,…
Il giorno dopo partì per tornare in Australia e completare il suo lavoro, era stato comunque molto piacevole passare la nottata con lui, aveva reso una notte di lavoro un sogno.
Qualche giorno dopo uscii con i miei amici e rientrai abbastanza tardi.
Ne seguì una telefonata con un ragazzo che chiamo “Fratellone” e dopo quasi due ore dopo andai finalmente a letto, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal caldo abbraccio di Morfeo.
All’improvviso suonò il cellulare, risposi senza nemmeno guardare chi fosse e sentii la voce di Alexander, anche se un po’ metallica, che mi diceva: “Ciao, ti va di metterci insieme?”.
Ero talmente stanco ed assonnato che l’unica cosa che riuscii a dire fu: “Tutto quello che vuoi, basta che mi lasci dormire!”.
E riattaccai.
La mattina dopo, appena aperti gli occhi mi resi conto della telefonata notturna…mi ero fidanzatocon Alexander.
Ma perché?
Va bene, Mr. Perfezione è il sogno di chiunque ma non lo amavo, o per lo meno non ancora!
Non mi bastava l’intesa sessuale e l’essere caratterialmente compatibili, sono una persona che vuole le farfalle nello stomaco, svegliarsi la mattina ed averlo nel mio primo pensiero, voglio lo scintillio!
Una delle relazioni più brevi della mia vita, tre giorni dopo lo chiamai e sistemai le cose.
Non potevo stare con qualcuno se non ero innamorato, sarebbe stata una presa in giro verso di lui e verso me stesso.
Mi rispose che dovevamo rimanere insieme perché lui mi amava, che col tempo mi sarei innamorato anch’io ed avrei potuto ricambiarlo, anche se ci fossero voluti 10 anni.
Non fu sufficiente, la mia decisione fu definitiva, ma non gli tolsi la speranza, in fin dei conti gli volevo bene e se un domani le cose fossero cambiate…
Così finì per saltare fuori con una cadenza trimestrale ed ogni volta partiva all’attacco con una nuova richiesta di fidanzamento.
Fa piacere essere tanto inseguiti, amati e corteggiati, ma non volevo far si che lui si sentisse perennemente vincolato a me.
E non era mia intenzione recitare il ruolo della persona che gira con il proprio cagnolino al guinzaglio, volevo solo continuare a crescere e capire chi fosse veramente il mio Mr. Big.

Carrie

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