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Carrie: LEGGENDE METROPOLITANE & CO.


Per coloro che come i gay vivono intensamente il proprio corpo, la propria sessualità e fisicità è facile incappare nelle leggende metropolitane e in incredibili credenze popolari.
Vediamo di elencare quelle che mi vengono in mente e se possibile dimostrarne la palese falsità.
Per molti c’è una misteriosa connessione fra le dimensioni del naso e del pene di un uomo.
Non credo sia necessario aggiungere altro a dimostrazione che sia una bufala, altrimenti il naso alla Ciranò de Belgeraque sarebbe la principale richiesta di intervento estetico.
Per restare sempre sul naso alcuni credono che, se è storto verso destra o sinistra, obbligatoriamente anche il pene segua la stessa traiettoria.
Ecco allora che un pugile a cui viene rotto il setto nasale facendolo diventare improvvisamente piegato in una delle due direzione si ritroverà istantaneamente storto anche qualcos’altro.
Suggerisco pertanto a tutti coloro che praticano pugilato o sport similari di dedicarsi solo ed esclusivamente all’uncinetto.
Altro punto anatomico dei cui paragoni spesso si abusa è la mano.
Lo sapevate che congiungendo la punta del pollice con quella del dito medio otterrete il diametro del vostro amichetto?
Sinceramente credo di dover andare a farmi un paio di iniezioni di collagene o botulino, avendo un diametro di misura normale – quasi omologata standard – e non quel tronco di palma che vorrebbe questa regola, non vorrei mai fare un torto a chi l’ha messa in giro!
O ancora: la lunghezza del proprio pene è pari alla misura della propria spanna, ovvero la distanza fra la punta del pollice e del mignolo tenendo la mano aperta e ben tesa.
Ma certe idiozie alla gente come vengono in mente?
Ecco allora che una persona senza pollice o mignolo dalla nascita dovrebbe pure nascere eunuco!
E chi per malattia o incidente si vede costretto all’amputazione di una o più dita che succede? Gli si stacca e casca per terra?
Torniamo con i piedi per terra per piacere e vediamo di cambiar genere di leggende, anche se le prospettive non sono migliori.
Inutile che continuiate a sostenere che “io scopo gli uomini ma non sono gay!”, il fatto che non subiate la penetrazione non cambia il fatto che la persona che avere di fronte sia un maschio, abbiate almeno la decenza di definirvi bisex!
Altra leggenda metropolitana è l’apparenza: “i gay sono tutti vittime della moda o dei secchioni iper acculturati”.
Sul pianeta forse siamo la comunità più variegata fra tutte quelle esistenti, non è possibile sminuirci in sole due categorie.
Certamente esistono persone che appartengono a quelle due tipologie, ma al tempo stesso ne fanno parte anche tutti gli altri.
“Se un gay parla con un etero è perché ci sta provando”.
Ma secondo voi non siamo capaci di sostenere un dialogo senza obbligatoriamente cercare di portarvi a letto?
Certo che il vostro ego è davvero gigantesco, magari somigliate più a Jim Belushi che ad Orlando Bloom e vi montate la testa solo perché vi abbiamo detto “ciao” e scambiato quattro parole?
C’è qualcosa di malato in tutto questo!
“Tutti i gay vorrebbero diventare donne”.
Scusa?!?
Sarò pure finocchio, ma al mio amichetto sono affezionato e pure orgoglioso di essere un maschio!
Ma la migliore di tutte è: “I gay non esistono!”.
Quando sentii pronunciare queste parole gli chiesi di spiegarsi meglio.
“Si, non esistono, sono solo il frutto di una società viziata ed annoiata, uno stile di vita perché in questo momento fa tendenza”.
Partendo dal presupposto che io esisto, come pure Charlotte e Samantha, i ragazzi che riempiono ke discoteche, saune, cruising bar, circoli,… come posso essere tale se fin da piccolo avevo impulsi verso i maschi?
A 8 anni cosa mi poteva fregare della moda, del consumismo, della società e tutto il resto?
Era già molto se, finiti i compiti, andavo a giocare o guardavo la tv, a parte qualche volta in cui c’era il mio amico di seghe…
Insomma: leggende metropolitane su piselli e gay ce ne sono a migliaia, ma in realtà sono più barzellette che resto!

Carrie

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