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Carrie: D. N. R.

Ieri sera, appena tornato a casa, ho guardato un telefilm che adoro ed il tema della puntata era: nella vita abbiamo spazio soltanto per due grandi amori?
Ovviamente nel telefilm la discussione si ampliava grazie ai confronti fra i vari personaggi, al contrario io ho solo queste righe a cui affidare i miei pensieri in merito.
Devo ammettere che l’idea di avere solo due chances nella vita mi inquieta, probabilmente mi sono giocato le mie opportunità ed ora sto aspettando un qualche bonus per la terza.
Per certo il mio più grande amore è stato Paolino, anche se platonico e non ricambiato.
Il secondo è Mr. Micro, nonostante le mille complicazioni della nostra storia e tutto il male che ci siamo auto-inflitti.
E ora?
Se le occasioni per un grande amore fossero davvero a numero chiuso, se esistesse realmente una legge karmica per la quale il “tre” non esiste, io dovrei rassegnarmi al fato ed alla visione di single in eterno.
Un’alternativa ci sarebbe: riciclare una storia precedente, ma quale?
E così ripercorro con la mente la mia onorata carriera sentimentale con gli uomini, non tanto per screditare la new entry (il guagliuncello), quanto più per capire se nel mio passato avesse davvero fatto la sua comparsa Mr. Big ed io non me ne fossi accorto.
Il mio primo ragazzo: il “pavesino” come spesso lo chiamavo.
Più grande di me di 9 anni, carino, con un lavoro un po’ inusuale per un gay, poca ambizione professionale, molto passionale, estremista del non dichiararsi e profondamente geloso e possessivo.
No, questo è il classico caso di DNR, ovvero “Da Non Rianimare”, probabilmente è una storia morta e sepolta, non credo che riesumare questa relazione potrebbe portarmi molto lontano.
Dopo di lui il fanatico di computer, più piccolo di me di 5 anni.
Anche lui molto carino, socievole, dolce, dichiarato pubblicamente, con i piedi piatti, più legato alle amicizie ed interessato a me come ripiego per una relazione finita male.
Anche la sola idea di un proseguo prende le sfumature di un pensiero tetro e masochistico.
Signori e Signore, eccovi un altro DNR.
Dopo di lui il ragazzo romagnolo, storia quasi fulminea ma d’impatto.
Mio coetaneo, intelligente, molto carino, non dichiarato (ma chi non l’avrebbe capito?), paranoico e con un pisello ad uncino verso l’alto (ingestibile in qualsiasi posizione del Kamasutra se non nel 69).
Ci lasciammo perché un fine settimana lui si arrabbiò con me per non essere andato a casa sua, quando fu proprio lui a dirmi che non aveva voglia di vedermi.
Decisamente DNR, mi auguro solo che un giorno riesca a trovare un compagno molto paziente o psicoterapeuta di professione.
Ecco il turno di Mr. Micro, di cui ormai conoscete tutti gli aspetti, pro e contro, quanto me.
Inutile starci a pensare, fra tutti è forse lui il più DNR fra i miei ex.
Infine Alexander: bello, perfetto, carattere stupendo, potrei continuare ad oltranza a decantarne le doti, ma se non scatta quella scintilla non c’è nulla fare.
In questo caso, a detta di molti miei amici e amiche, dovrei essere io quello da rianimare.
Ahimè non c’è nessuno nel mio passato con cui vorrei una seconda opportunità, probabilmente sarò costretto alla singletudine o a lottare per screditare questa assurda teoria.
Un asso nella manica ce l’ho ed è il ragazzo che sto andando a conoscere in quel di Napoli e se le cose non dovessero andare come spero, continuerò a cercare quella persona che saprà darmi nuovamente quello scintillio.
Carrie

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