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Carrie: AIDAN YIN E CARRIE YANG

Il titolo del post non sta a dire che io ed Aidan siamo opposti e, quindi, fatti l’uno per l’altra, nonostante le mie minacce di farmi lesbica se non salta fuori Mr Big è un discorso a connotazione prettamente ironica.
Voglio più identificare come, avendo entrambi un appuntamento la stessa sera, le cose possano svilupparsi in modo diametralmente opposto: yin (ombra, negatività,…) per il disastroso appuntamento di Aidan, yang (luce, positività,…) per il mio.
Si sa, gli appuntamenti al buio sono sempre rischiosi, specie se conosci ancora poco il carattere dell’altra persona.
Del suo incontro io non ne sapevo proprio nulla, immagino sia stata una conoscenza dell’ultimo minuto.
Così ci siamo ritrovati tutti e due a uscire con un nuovo ragazzo, tutti e due siamo andati a cena fuori ma, mentre io sarei rimasto volentieri in compagnia del mio cavaliere, Aidan avrebbe fatto volentieri a meno del dopo cena con il suo.
Posso affermare con certezza che gli sms che ci siamo scambiati, mentre tornavo a casa, hanno destato prima un senso di sgomento, per mutare poi in una forma di sadica ilarità per l’incubo che lei stava vivendo.
L’apoteosi è arrivata quando, in risposta al mio messaggio in cui le chiedevo “Ma è cesso, solo noioso o tutti e due?”, lei mi ha scritto: “Tutti .. Non mi piace .. Noioso silenzioso apatico e in più con un galateo proprio di un cavernicolo …”.
Per un secondo avrei voluto scoppiare a ridere ma, anche se non poteva vedermi, non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, così mi sono limitato ad accennare un sorriso e proseguire con lo scambio di sms.
Dal canto mio posso dire che il mio appuntamento, per quanto sofferto, si è concretizzato in una bella serata.
Si, avete letto bene, ho scritto proprio “sofferto”.
Dovevamo vederci mercoledì, ma l’incontro con alcuni miei amici mi ha portato a bere più del dovuto, costringendomi a rimandare l’appuntamento.
Ebbene si, gli ho dato buca e non c’è teoria basata su “io sono Carrie e posso permettermelo” che tenga, anche perché la userei per motivi ben più importanti se potessi.
Ieri nuovo appuntamento con lui: stesso posto (sotto la statua di San Petronio all’ombra delle Due Torri) e stesso orario (18:15).
Per nulla al mondo sarei mancato o arrivato in ritardo e così è stato: ore 18:11 mi sedevo su uno dei fittoni che circondano la statua.
Passano i minuti, ma lui non si vede finché, ormai convinto di aver preso buca, decido di tornare a casa.
Prima, però, mi fermo al bar/piadineria di due mie amiche, sperando si facesse vivo (lui aveva il mio numero, ma io non avevo il suo).
Visto il prolungato silenzio ho continuato il mio viaggio per rincasare.
Arrivato a Casalecchio vedo un suo messaggio in cui mi ringrazia per avergli dato buca, al che gli rispondo che sono io a doverlo ringraziare per lo stesso motivo, facendo nascere una prima discussione dai toni molto tranquilli e pacati.
Non potendo (e non volendo) affrontare la cosa via messaggio gli chiedo il numero, ci sentiamo e chiariamo tutta una serie di equivoci: non mi era ancora arrivato un suo messaggio su Skype in cui mi avvisava che avrebbe tardato 15 minuti.
Solo io sono capace di creare casini simili… Viva gli iPhone!
Mi invita a cena ed accetto ben volentieri, dopotutto era una concomitanza di fattori superiori ad aver provocato il tutto, in più non si rifiuta mai un invito.
Così rieccomi nuovamente in viaggio, destinazione zona “Santa Rita” dove lui mi aspettava.
La cena è stata abbastanza tranquilla, assaggiando degli ottimi arancini siciliani come antipasto (lui è originario proprio della Trinacria) ed un pesantissimo primo (a breve la recensione su “A cena con Carrie”), il tutto condito da una persona molto piacevole con cui dialogare.
Esteticamente devo ammettere che mi piaccia, ma le due cose che apprezzo maggiormente di lui sono la sua capacità di difendere punti di vista diversi dai miei in modo costruttivo e la tranquillità che sa trasmettere.
Viviamo il nostro essere gay in due modi molto diversi: lui riservato, timido e calmo, io esuberante, attivista e dichiarato.
Lui amante della vita tranquilla, non discotecomane, fuori dai “giri gay”, io il classico viveur delle notti gaye bolognesi.
Lui il polo nord, io quello sud in pratica, ma è forse proprio questa opposizione a piacermi.
No, nessun castello in aria, solo voglia di conoscerlo meglio, un domani potrebbe esserci un “noi”, in quale veste ancora non lo so: oggi conoscenti, domani magari amici se non di più.
Ovvio che riponga speranze nelle persone che conosco, non le incontrerei se così non fosse, ma le tante scottature ed alcune delusioni hanno fatto crescere Carrie molto in fretta.
Si al principe azzurro, ma basta baciare rospi.
È molto probabile che leggerà questo post, ma non mi interessa, come ho già detto a lui lo ripeto qui: io dico (e scrivo) sempre quello che penso, nel bene o nel male e chi segue il blog l’ha già capito da un bel po’.

Carrie

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