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Carrie: ETERO CONFUSO

Il mondo è bello perché è vario”, mai detto fu più sbagliato di questo, per lo meno in una parola perché la versione corretta è: “Il mondo è bello perché è avariato”.
Avevo promesso che avrei pubblicato ogni lunedì un post, ma ho volutamente evitato di farlo perché convinto che l’esperienza che stavo affrontando meritasse un unico post.
Non sono un sensitivo, ma sapevo che nell’arco di 7 giorni avrei avuto un quadro generale e completo su quanto mi stesse succedendo.
Tutto è iniziato il giorno dopo le elezioni europee, mentre mi trovavo a casa dei miei per rilassarmi un po’ nel verde dell’appennino bolognese.
Come al solito mi rifugio nel mio studio per curiosare un po’ sul web e nei siti a cui sono iscritto, quando ricevo una richiesta di amicizia su FB da parte di un ragazzo di 30 anni residente in un comune fra Bologna e Modena.
Dopo pochi istanti che avevo accettato l’amicizia si apre una finestrella di chat con un suo “Ciao” e da quel momento abbiamo iniziato a chattare.
Cerca amici e magari una relazione con un ragazzo serio.
Continuando la chiacchierata scopro una certa affinità, cosa che mi sprona ancora di più a continuare il dialogo fino a notte inoltrata, momento in cui avviene la prima cosa che mi lascia perplesso.
Lui: “Allora io e te cosa siamo?”.
Stiamo chattando da 4 ore, cosa mai potremmo essere?
Io: “Due persone che stanno dialogando ed hanno un buon feeling, quindi stiamo approfondendo la nostra conoscenza per valutare la possibilità di una relazione”.
Lui: “Ah ok, allora siamo fidanzati”.
Scusa? Mi devo essere perso qualche passaggio.
Certo che una simile determinazione è più che encomiabile, ma qui si sta rasentando l’esagerazione.
Per non precludere nulla, decido di stare al gioco, tanto da dargli un “contentino” il giorno seguente mettendo come stato nel mio profilo la dicitura “Fidanzato ufficialmente” nonostante io fossi il primo a non crederci.
Subito la reazione di numerosi miei amici si è mostrata con una sequenza incredibile di “mi piace”, inclusi un paio di sms dei più curiosi che volevano approfondire l’argomento, fra cui Camy.
Nei giorni successivi la chat è proseguita con ritmo serrato tutti i giorni, creandomi anche alcune difficoltà nello svolgere i lavori di quotidiana routine.
Avevamo deciso di vederci il sabato successivo e nel mentre volevamo conoscerci meglio.
Più ne sapevo su di lui, più aumentavano in miei dubbi: il suo smanioso interesse per il sesso, arrivandomi a chiedere di promettergli che, il giorno che ci saremmo incontrati, avrei dovuto baciarlo e saremmo arrivati a seghe e pompe; oppure l’aver contattato alcune mie amiche ed averle importunate con domande imbarazzanti tipo “Ma Carrie ti ha mai visto con solo la biancheria intima?” o inviando ripetutamente l’amicizia ad un’altra ragazza ogni volta che lei rifiutava la richiesta precedente.
La domanda se avessi mai visto le mie amiche in intimo l’aveva fatta anche a me, dicendo che era una sua semplice curiosità, mentre l’aver contattato i miei amici era stato per “conoscermi meglio anche attraverso le parole di persone esterne”.
Se il fidanzamento lampo era stato un campanello d’allarme, i giorni successivi mi portarono ad accendere le sirene anti aerei.
Finalmente il tanto atteso sabato era arrivato: mi alzo di buon’ora, mi preparo e vado a prenderlo in macchina.
Inizialmente il programma prevedeva un picnic al fiume, ma vista la pioggia dei giorni precedenti abbiamo optato per starcene in casa da me.
Come da mia abitudine, ero in anticipo di un quarto d’ora, ma lui arrivò con un ritardo di 10 minuti, nonostante le sue mille raccomandazioni di essere puntuale, vincolo a cui ero l’unico ad essere sottoposto a quanto pare.
Siamo saliti subito in macchina e siamo partiti, anche se mi aveva molto colpito il suo modo di camminare un po’ incerto.
Sapendo della mia passione per il naturismo (che lui diceva di condividere) si era ripromesso, una volta entrato in casa, ti mettersi immediatamente comodo restando solo con la maglia.
Così, una volta arrivati, il suo imbarazzo ha avuto il sopravvento e ci siamo messi sul divano a chiacchierare, rimandando di un’ora il suo intento naturistico.
Non sto a descrivervi minuto per minuto la giornata di sabato, posso però dirvi che qualcosa di piccante è successo, mantenendo fede alle sue richieste e scoprendo molto in fretta che i rapporti orali gli piacciono solo se li riceve, ma non il contrario.
Approfondendo il dialogo faccia a faccia, capisco che lui non è gay, ma è solo attratto dal sesso gay con il quale era solito masturbarsi.
Decidiamo quindi di restare solo amici, anche se era palese che per lui fossi più un trombamico che altro.
Dopo pranzo ci siamo sdraiati ancora un po’ sul letto a chiacchierare e lui confessa che ci aveva provato con mia cugina mediante la chat di FB, ma la cosa non mi aveva sorpreso particolarmente.
Verso metà pomeriggio lo riaccompagno a casa ed al momento dei saluti la classica domanda di rito: “Spero che tu ti sia trovato bene” e lui risponde di si.
Decido quindi di tornare in montagna dai miei per il week end ed una volta arrivato su mi collego a FB e noto un suo commento ad una mia foto che diceva “Che brutto giorno”, pensando che fosse una battuta non glli ho prestato particolare attenzione.
Più tardi ci sentiamo attraverso la chat e mi dice di non sentirsi bene, probabilmente a causa del mal d’auto, in ogni caso entrambi eravamo stanchi, perciò la chiacchierata fu molto breve.
La situazione è degenerata solo all’indomani mattina, quando mi sono collegato a FB come di consuetudine.
Lui: “Ciao come va?”.
Io: “Buon giorno, io bene, ho preparato il pranzo ai miei, devo solo cuocerlo, Tu?”.
Lui: “Bene, sai era meglio non vedersi”.
Io: “Perché?”.
Lui: “Non mi piace il tuo mondo”.
Io: “Beh adesso lo sai e puoi regolarti di conseguenza, o sbaglio?”.
Lui: “Non voglio parlarti, addio”.
Di gente nella mia vita ne ho conosciuta davvero tanta, le persone “strane” sono una percentuale abbastanza alta, ma lui va sicuramente annoverato nella top ten.
Ovviamente non ho più proseguito nel dialogo, non era mai stata una conoscenza seria prima, figuriamoci adesso.
Un ennesimo capitolo della mia vita, breve ma di sicuro rilievo.
Ora torniamo alla ricerca di qualcuno di veramente serio ed equilibrato, non ho bisogno di indecisi, confusi, immaturi e chissà quante altre opzioni negative esistano ancora in circolazione, di certo l’“etero confuso” mi mancava all’appello.
In tutto questo caos Camy, reduce da un incontro con il classico “compro le sigarette e torno” il cui finale conoscete già più che bene, si è auto-proclamata mia wedding catcher, la sua missione ora è quella di maritarmi il prima possibile.

Mia piccola riflessione di qualche sera fa…
Non rinuncerò mai all’amore ed alla speranza di rivivere quel sentimento. 
Ogni giorno la vita cerca di dissuadermi lanciandomi contro la sua triste realtà, ma io proseguo nel mio cammino guardando sempre avanti a testa alta.
Non posso rinunciare ad un mio sogno perché e parte integrante di me, del mio essere, della mia anima, se anche solo volessi riuscirci dovrei fare a meno di una parte di me, strapparmela di dosso, uccidere un pezzetto di chi sono oggi.
No, non smetterò mai di credere che da qualche parte in questo mondo esista colui che sarà un faro nel mio cammino, anche se fino ad oggi le nostre strade non si sono ancora incontrare, per rinunciare a lui dovrei prima rinunciare a me stesso.
Molti dicono che: “chi visse sperando, morì ca***do” (censura), se fosse vero passatemi la boccetta del Gutalax, io sono pronto!

Carrie

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